Cosa vorrà dire l’esciop per allargare il bacino? Smack? Boh…!
Questo titolo rappresenta il caos, si proprio il caos, quello che c’é nella testa del commerciante che da tradizionale vorrebbe trasformarsi in “very digital”.
Il commerciante “old school” ha i figli o i nipoti che acquistano online, ricaricano la carta prepagata, hanno una relazione stretta con i corrieri, sanno a che ora gli consegneranno la merce ordinata e ricevono email “persuasive” a gogò… è anche consapevole che il commercio moderno (con l’uso della rete internet) sta creando nuove opportunità di vendita.
E’ un sistema difficile da capire per chi non ha mai acceso un PC, per chi pensa che il database sia una pianta carnivora, per chi ha suo malgrado una mancanza di formazione basica. Per tanti imprenditori del commercio questo costituisce un muro invalicabile, che rende caotico l’approccio a questo tipo di iniziativa.
Se posso sintetizzare:
con la presenza online, un’azienda ha la possibilità di raggiungere clienti ovunque, dialogare con loro e far acquistare semplicemente con un click…
Facile no?
Tutti coloro che hanno un negozio fisico sanno che le vendite sono in parte diminuite per il fatto che tanti acquistano online. Per capire meglio il fenomeno, basti sapere che quasi 40 milioni di italiani usano internet, mediamente sono online 140 minuti al giorno (oltre le 2 ore…) e 31 milioni usano i Social Media Network, tra cui spicca Facebook (fonte Audiweb – Maggio 2017).
Attivare un eCommerce per il proprio negozio non è la sola iniziativa per far ripartire le vendite. Sarà necessario anche un lavoro interno che coinvolgerà il pubblico alla relazione e non solo alla vendita nella sua essenzialità. Il sito web da solo non basta, anzi è uno spreco di denaro e di energie!
Sono pochissime le attività commerciali che usano internet per creare azioni, sviluppare nuova clientela e rendere più fedele e proficua quella esistente.
Aggiungo anche che è calcolato che circa il 60% delle piccole e medie imprese italiane non è dotata di un sito web.
Ua piattaforma digitale consente molteplici azioni di spinta alle vendite anche sul pubblico tradizionale del negozio fisico, perché è uno strumento di relazione con i clienti, che permette una comunicazione mirata con l’email marketing, la pagina aziendale su Facebook, Instagram e sui principali Social Network.
L’adozione di un sistema online sia per vendere che per comunicare è una scelta che nel tempo darà all’impresa commerciale un raggio d’azione decisamente più ampio, con la possibilità di persuadere e stimolare il proprio pubblico ad interagire anche a distanza con l’azienda.
Tra l’altro in Italia il volume d’affari delle vendite online è in aumento costante, come si può notare dalla tabella di sotto.
Un’impresa commerciale presente anche fisicamente con un punto vendita è una garanzia per chi acquista a distanza, perché dà consistenza ad un contatto immaginario, per cui, per ogni tipo di assistenza riguardo ordini, consegne, garanzie e pratiche amministrative non si ha una fredda relazione con un call center, uno scambio di email o un dialogo con un risponditore automatico.
Per adeguare il business commerciale ad una presenza online bisogna prendere in considerazione importantissimi aspetti come le necessarie competenze di marketing e la tecnologia utilizzata. Bisogna inoltre seguire un accurato progetto di sviluppo che stravolgerà la quotidianità dell’imprenditore, a partire dai controlli fino agli investimenti da mettere in campo.
Tutti i giorni ai miei clienti spiego queste prime semplici cose:
- per un negoziante tradizionale che vuole essere presente anche online, l’obiettivo deve essere quello di allargare il giro d’affari del negozio fisico;
- non si ottengono risultati immediati come se fosse una bancarella in piazza, ma il processo è lungo e va costantemente monitorato;
- il modello di business è più aggressivo del “brick and mortar”, ossia quello del negozio fisico e bisogna fare strategia, senza più attendere il cliente sulla porta;
- è indispensabile avere un’idea differenziante sui prodotti in vendita e le modalità di commercializzazione, altrimenti ci si scontra con i colossi dell’eCommerce;
- se non si hanno le conoscenze tecniche per gestire la piattaforma, prima si deve studiare molto oppure ci si deve affidare a mani esperte;
- si deve disporre di un budget per sostenerne il lancio e tutte le azioni di web marketing continuativamente e non finanziare il progetto a spot.
Quindi è severamente vietato chiedere una consulenza e/o un progetto di fattibilità, ignorando tutto ciò!
Il trend degli acquisti online è incessantemente in ascesa da diversi anni, quindi oggi è il momento giusto per integrare nella propria azienda fisica anche la vendita online.
Da una ricerca realizzata annualmente dalla Casaleggio Associati, emerge che per chi ha un negozio di abbigliamento, generi alimentari, articoli per la casa e arredamenti e per coloro che sono nel settore della salute e bellezza, la vendita online quest’anno vivrà una crescita a due cifre (vedi tabella sotto).
Quindi, mercato ricco, mi ci ficco!
Vi sono dunque grandi opportunità per sviluppare un nuovo modello d’impresa da “brick and mortar” (che ribadisco, in italiano è il negozio fisico) a “click and morta”. Un modello d’impresa questo che dà vita ad un particolare business, integra il punto vendita tradizionale con la vendita online dei propri prodotti e, attraverso i giusti sistemi di web marketing, dà ampia visibilità ad entrambe le realtà.
La sfida è quella di adeguare la propria tradizione commerciale ad un’iniziativa che sfrutta tutte le possibilità che la rete offre oggi.
Un consiglio importante per terminare: una volta deciso è necessario partire con gradualità, senza voler strafare, in un mercato tutto da inventare, dove ci sono giganteschi mostri e sapere che la differenza non la si fa con una proposta di prodotto e/o servizio unica e non generalizzata (quella di vendere prodotti di massa), piuttosto scegliendo un determinato target di clientela a cui offrire l’acquisto.
Quindi, per te, quanto può valere per i prossimi anni adottare questo nuovo modello di business?
Prova ad immaginare di aumentare le tue vendite del 30% nei prossimi venti anni: a quanti soldi corrisponde l’incremento?
Questo è il vero valore del progetto!
Altro che bacini e rospi!
Giorgio