La stampa muore. Vince l’intangibilità

La stampa muore. Vince l'intangibilità

Tutto ciò che è carta stampata sta subendo un calo pazzesco in termini di utilizzo e conseguentemente la comunicazione si sta espandendo quasi totalmente sui mezzi digitali.

La facilità d’uso e la diffusione a basso costo degli “ex telefonini” connessi ad internet (che si chiamano smartphone) rendono possibile a tutti la visione di contenuti che prima erano pubblicati su materiali stampati.

Sugli apparecchi digitali si aggiungono altre tre funzionalità che fanno la grande differenza con la stampa: gli effetti in movimento, i video e l’interattività.

Inoltre,  per chi produce contenuti informativi, documentali o di altro tipo, i costi non avendo più la voce materiali, si abbattono di molto. Ovviamente, riguardo la realizzazione e la gestione di piattaforme tecnologiche, che a volte sono disponibili in forma gratuita o a basso costo, i sistemi complessi solamente hanno costi importanti.

Ad esempio, la stampa di un quotidiano ha costi che riguardano la produzione dei contenuti editoriali e l’impaginazione (si tratta del personale qualificato), a cui si aggiungono quelli per la stampa (carta + inchiostro + uso dei macchinari) ed infine la distribuzione presso la rete delle edicole, che normalmente viene fatta con camion e furgoni.

E’ vero che se non si è connessi ad internet non si può vedere nulla ed il giornale stampato si può leggere a lume di candela… ma i costi tra giornale di carta e comunicazione online si abbattono del 70% e ciò è la morte decretata degli stampati.

Debbo necessariamente toccare un altro punto a favore della comunicazione online: il forte appeal che scaturisce dalla relazione “uomo/macchina”. L’incredibile curiosità appagata dall’incredibile quantità di contenuti disponibili, la libertà nello scegliere e l’esperienza multisensoriale che ne deriva.

In Italia c’é una certa ritrosia ad investire online da parte delle aziende, che sono ancorate alle certezze del passato che oggi non hanno più il valore di un tempo come costo/contatto (quando concretamente misurabile).

Meglio fare 100 poster 6×3 con il faccione che attivare una sofisticata azione online?

Troppo difficile per capire cosa fare in alternativa!

L’imprenditore dovrebbe saper essere informato sulle tecniche che si adottano nel mondo digitale che producono business e non essere fermamente convinto che un volantino, un manifesto, una pagina su un quotidiano possano dare una spinta alle vendite, a parità di costo.

Insomma, in ogni caso l’impresa, utilizzando i cosiddetti “mezzi tradizionali”, compresi nell’investimento, paga in più i costi della carta, della stampa e della diffusione (camion, furgoni, tasse affissione, etc…), con un saluto al tanto sperato risparmio.

Mi piacerebbe incontrare imprenditori o responsabili marketing che hanno la necessità di ottimizzare costi e certificare i risultati dell’investimento e vogliono capirne di più.

Giorgio

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