Per la tua azienda hai un sacco di spese, quando ti chiama il commercialista c’è sempre qualcosa da pagare in più e non l’avevi previsto.
F24, ricevute bancarie e qualche volta un assegno post datato, per ricevere la merce da un fornitore che ha smesso di finanziare i suoi clienti. Mal di testa? Hai dormito bene stanotte?
Quando rientri in azienda chiami chi si occupa delle vendite ed in maniera vigorosa gli chiedi di fare di più, seminando lo sconforto.
Ma comunicare qualcosa al mercato? Che so io, un’iniziativa commerciale per spingere le vendite e dare una leva in più al reparto più esposto alle tue lamentele?
Sai che il margine della vendita (costi – ricavi) non è tutto tuo? Si, in mezzo ci sono le spese correnti, gli stipendi, i consulenti, le tasse, i contributi, etc. etc….
Manca una voce, la più importante, quella che alimenta tutto quello che fai con maestria da tanti anni, solo che oggi è una tecnica a te sconosciuta, troppo complicata da imparare: la comunicazione d’impresa.
Facciamo uno spot TV suggerisce un collaboratore, facciamo un po’ di radio dice l’altro… forse è meglio chiamare quello del giornale che sa tutto….. e poi fai un bel contratto che ti impegnerà per qualche mese.
Questo è il punto, consideri la comunicazione della tua azienda un costo, mentre dovrebbe essere un investimento.
Conosci il ROS del mese scorso ho chiesto, ad un cliente perplesso… Conosci il tuo target preciso, senza calcolarlo con il solito esame “spannometrico”, ho aggiunto, seminando stavolta il panico.
Ecco cosa mi capita, parlare di investimento, mentre la voce è un costo, ovviamente da tagliare… di questi tempi.
Bravo, continua a togliere linfa al tuo business e sarà un “successone”!
Se vuoi fare strategia, prima calcola bene dove e quanto investire, perché un’attività con pochi clienti non può funzionare bene!
Giorgio